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UN PÒ DI STORIA
CMB nasce nel 1948 a Povolaro, nella provincia di Vicenza, in un’epoca in cui l’Italia del dopoguerra si rialzava dalle macerie per ricostruire e ricostruirsi.
La storia di CMB inizia con il fondatore Giuseppe Battistello, detto Beppi, che aveva un trascorso comune a molti veneti di quel tempo. Suo padre Guglielmo era un fabbro-meccanico emigrato in Alsazia per lavorare alla fine del XIX secolo. Qui aveva conosciuto Emilia, un’alsaziana di lingua tedesca, divenuta poi sua moglie. Una volta tornata in Italia nel primo decennio del ‘900, la famiglia si stabilì nei pressi di Povolaro (VI) e Guglielmo avviò la sua attività aprendo un laboratorio per la lavorazione del legno e del ferro che, grazie alla sua dedizione e abilità, diventò presto un punto di riferimento per gli artigiani della zona.
Quegli anni di storia della famiglia hanno plasmato l’essenza e le basi della filosofia di CMB, che ancora oggi la caratterizzano. In tempi difficili del dopoguerra, in cui si possedeva poco e ci si doveva arrangiare con ciò che si aveva, fioriva l’ingegno, la dinamicità e la flessibilità di progettare e costruire macchine e soluzioni innovative per la vita di tutti i giorni.
Col passare degli anni, Guglielmo insegnò la sua arte ai suoi due figli maschi, Marco e Beppi. Marco aprì un’officina meccanica, divenuta poi un’importante azienda per stampi e meccanica di precisione. Beppi, invece, si inserì nel settore agroalimentare, fondando la sua azienda per la produzione di molini per mangimi: CMB.